Approccio Terapeutico
Costruttivismo: cos'è
Che cosa vedi in quest’immagine? La cosa che ti sembra più vera o più probabile è quella giusta per te! Va bene così perché ognuno può vedere una sua realtà, rispetto a come funziona la sua percezione, la sua mente, tenendo conto delle sue esperienze passate, delle sue cognizioni, delle sue emozioni e delle sue credenze sul mondo. Questo è un semplice esempio di costruttivismo. Esso è una filosofia, un approccio alla conoscenza sviluppatosi dal cognitivismo, di cui condivide i presupposti di base.
La psicoterapia costruttivista
Si basa dal presupposto che la persona abbia un suo proprio sistema soggettivo di credenze, percezioni, idee e convinzioni su di sé e sul mondo. Il terapeuta, cioè io in questo caso, deve comprendere il mondo della persona così com’è, senza interpretarlo o modificarlo con parti di sè ma semplicemente comprendendolo nella sua interezza e complessità, fino a coglierne anche le sfumature che non funzionano o che hanno determinato un arresto nel suo percorso naturale. il terapeuta è solo una guida scientifica ed esperta, che sta molto molto vicina alla persona, diventa una sua complice inseparabile, mentre insieme esplorano intimamente ciò che di lui o lei mostrano. Le prospettive di osservazione diventano condivise, flessibili e molteplici, non più solo quella rigida della persona. Questa, grazie alla condivisione empatica e profonda di contenuti narrati ed accuratamente esplorati insieme al terapeuta, giunge gradualmente al miglioramento e al benessere.
L'atteggiamento costruttivista
E’ aperto, flessibile, possibilista e mai giudicante. Proprio come quello di un osservatore che si trovasse a guardare e notare i molteplici percorsi dell’acqua che scende da un pendio: teoricamente infiniti e tutti ugualmente possibili.
Il metodo
Si basa su narrazioni della persona riguardanti la sua storia, a partire dalla nascita, che raccontano ogni aspetto della sua vita, passata e attuale. Il terapeuta fa prevalentemente domande ed ascolta, stando in relazione con l’altro e “lasciandosi attraversare” dal mondo dell’altro. Mette da parte il proprio mondo e a disposizione la propria esperienza umana e clinica per il cammino di cura della persona.
Nei bambini il percorso è centrato soprattutto sul gioco, sul disegno e affidato alla creatività del terapeuta, che di volta in volta trova il metodo più utile per comprendere e familiarizzare con i piccoli pazienti. La stessa cosa vale per gli adolescenti e talvolta per gli adulti. Una particolare e molto interessante area di lavoro è l’analisi e l’interpretazione dei sogni.